
DAVID ALOCCI "in vetrina" presso Camiceria
Via di Canneto il Lungo 17r
Mi reputo una figura ibrida: non sono né un esteta né un tecnico, bensì l'unione di questi e credo che la professione del Product Designer debba risultare tale. Sono un appassionato di tutto ciò che riguarda il progettare, dal semplice schizzo per visionare un'idea al vincolo tecnologico che limita la fattibilità della stessa.
Al di fuori del mio attuale impiego d’ufficio tecnico, progetto e prototipo prodotti di qualsivoglia categoria commerciale: dal più semplice articolo d’uso quotidiano al prodotto d’arredo di più ricercata fattura. La mia curiosità e voglia di sperimentare hanno trovato però maggiore possibilità di espressione su quei prodotti che appartengono al settore illuminotecnico.
All’attuale possiedo alcuni brevetti di design di articoli illuminotecnici (già prototipati) che possono affrontare una produzione di carattere industriale. In occasione della Genova Be Design Week 2025 ho scelto di esporre due di questi articoli che più hanno risentito di spirito di ricerca e di reinterpretazione per quanto riguarda il prodotto lampada.
- Lampada NonCanonica: La prima lampada prende il nome dalla sua intenzione di discostarsi dalla concezione canonica della abat-bajour, dove lo stelo è solitamente centrato rispetto al basamento e al paralume. L’oggetto vuole essere quindi una reinterpretazione in chiave modernissima ed essenzialista della tipica lampada da tavolo, presentando base e plafoniera centrate ma con lo stelo che si discosta da tale centratura, da tale canonicità. Il paralume è capace di ruotare rispetto all’ultimo tratto di stelo. Se questo viene fatto ruotare di 180° e avvicinare ad una parete, la non-canonicità si riflette in un’applique.
- Lampada Antèna: La seconda lampada prende invece il nome dal suo componente caratterizzante, uno stelo di esile costituzione capace di flettersi senza piegarsi, proprio come un antenna. Anche qui vi è una reinterpretazione della lampada da tavolo, dove solitamente l’organo che funge da condotto isolante per l’elettronica e da struttura portante per il corpo illuminante e il relativo paralume risulta essere rigido e immobile. Lo stravolgimento delle proprietà meccaniche di questo componente si riflette in una nuova reinterpretazione della lampada, la quale ora è capace di reagire agli spostamenti d’aria e alle qualsivoglia perturbazioni dell’utilizzatore.
Il progetto della lampada Antèna è un progetto “aperto”: come conseguenza di questa sua peculiarità si sono presentate molte soluzioni d’interazione con l’oggetto, ognuna delle quali porta alla definizione di un prodotto diverso. E sarà proprio questo su cui vergerà il workshop e su cui si svolgerà l’attività di codesign al Luzzati Lab.
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David
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