Il nome Hézi deriva dalla struttura dell’opera, formata da una base in acrilico nero piegato che ricorda una scatola, parte portante e fondamentale dell’installazione poiché contiene e sostiene il resto della struttura, tramite due cavvità rettangolari dove vengono inserite le lastre, anch’esse in acrilico. La Lastra posteriore è rettangolare invece la lastra anteriore riprende la forma dell’h del logo. Su entrambe è applicato un disegno diverso ma complementare, tramite la stampa laser. L’insieme crea un gioco ottico che fa sì che l’immagine “completa” sia possibile vederla solo ed esclusivamente dal punto di vista frontale centrale. Dietro a questa composizione l'obiettivo è dimostrare in termini visivo-pratici che esistono altri punti di vista a quelli convenzionali, basta solo muoversi un po’. La scelta del disegno è volutamente provocatoria, con lo scopo di attirare l’attenzione e portare l’osservatore ad adottare, inconsciamente, punti di vista differenti.